Inverno 2005: tributo a Tolkien nel bolognese
di Gianluca Comastri

a splendida ospitalità offertaci dall'associazione culturale Libero Arbitrio, assieme al prezioso supporto della famiglia STI dei Giardinieri del Colle, ha reso possibile organizzare un piccolo ciclo di tre serate tematiche - naturalmente a sfondo tolkieniano. Cornice dell'«evento a puntate» l'accogliente sede situata presso il negozio Spirito libero, situata a Budrio (per chi non ha diemstichezza col territorio locale, precisiamo che il paese si trova a 15 chilometri di strada statale da Bologna) in via Saffi 6.

Le tre serate, rigorosamente ad ingresso libero, avranno inizio indicativamente alle ore 21 e, nelle intenzioni della vigilia, dovrebbero essere strutturate in maniera aperta e colloquiale - vale a dire, una presentazione del tema ad opera degli ospiti seguita da un'adeguata parentesi di domande e risposte dei presenti, in forma di piacevole chiacchierata di gruppo.
Il programma del ciclo ha dovuto subire una variazione, per cause di forza maggiore, con l'inversione degli appuntamenti di febbraio e marzo:

  • 14 gennaio 2005: presentazione del volume "Erbario di Tolkien" (C. Gregorutti, L. Vassallo), con la presenza di Luisa Vassallo e Paolo Gulisano
  • 18 febbraio 2005: Dibattito sul tema "Tolkien 2005: il viaggio continua"
  • 9 aprile 2005: presentazione del volume "Re Artù - La storia, la leggenda, il mistero" (P. Gulisano), con la presenza dell'autore.
  • Questa pagina sarà oggetto di revisioni e aggiornamenti man mano che il programma sarà definito o si aggiungeranno ulteriori spunti per ciascuna serata. Per ulteriori informazioni, ad ogni modo, non esitate a contattare Serena (dolmena@inwind.it) oppure il sottoscritto (gianluca@eldalie.it; gli iscritti al forum di Eldalië possono trovarmi anche lì).

    I resoconti delle serate

    14 gennaio 2005: "Erbario di Tolkien" (C. Gregorutti, L. Vassallo), con Luisa Vassallo e Paolo Gulisano

    Ormai avvezza alle trasferte in terra d'Emilia e di Romagna, Luisa Vassallo è finalmente approdata anche nei pressi del capoluogo, in occasione della presentazione del nuovo "Erbario di Tolkien" edito lo scorso autunno - e, al solito, firmato da lei e da Cinzia Gregorutti.

    Con l'occasione, si è potuto inaugurare un sodalizio tra Eldalië e l'associazione LiberoArbitrio che, visto l'esordio, promette davvero bene.
    Che l'esordio sarebbe stato all'insegna dell'anticonformismo lo si è capito dal modo inusuale, ma estremamente apprezzato, di aprire la serata: una bella riunione conviviale... in pizzeria, oratori e uditorio gomito a gomito per uno stuzzicante aperitivo prima della chiacchierata tematica vera e propria. Forse non proprio nello stile classico delle presentazioni librarie, ma di certo molto apprezzato, anche per il bel clima creatosi fin da subito tra tutti i presenti - oltre a rappresentanze delle due associazioni organizzatrici (e di converso anche della Società Tolkieniana Svizzera, ovviamente), abbiamo accolto infatti con piacere una nutrita delegazione di Granburrone, oltre che della famiglia STI bolognese dei Giardinieri del Colle ai quali va un plauso particolare per aver supportato molto da vicino l'iniziativa. Mattatore della serata Paolo Gulisano, ormai rilanciato verso il ruolo di primo piano che gli compete nell'ambito del tolkienismo nostrano.

    La serata è dunque proseguita nell'accogliente sede di LiberoArbitrio. Luisa Vassallo ha iniziato il suo intervento citato un passo di una lettera del Professore al figlio Christopher, particolarmente commovente in quanto descrive al figlio impegnato sul fronte di guerra pioppi e betulle nella loro bellezza autunnale, manifestando stupore e meraviglia di fronte allo spettacolo della natura. Tolkien ha usato questa immagine per ricordare a Christopher e a noi che, per dirla con le parole messe in bocca al Sam
    Gamgee cinematografico, "c'è del buono" in questo mondo.
    Concetto ripreso efficacemente da Paolo Gulisano, con un excursus sul significato della parola "curare" nel senso di "prendersi cura", senso che emerge in tutta la narrazione tolkieniana come valore di punta - pensare a Sam e Frodo, al potere di guarigione del Re che si manifesta nel sapiente uso di una pianta, l'Athelas, "foglia di Re" appunto, che sembra remota testimonianza di una sapienza antica, per noi ormai perduta.

    Quanto al commento al libro vero e proprio, non me ne vogliano Luisa e gli amici di Granburrone se rimando direttamente alle parole che si trovano nella recensione di Luisa stessa su Granburrone (http://www.granburrone.com/attualita/erbario.asp?ch=1): non se ne possono trovare di migliori per raccontare quest'ennesimo tributo alla sapiente e impareggiabile opera del Professore.
    Sfogliando il volume sarà impossibile non farsi contagiare dallo stesso entusiasmo delle autrici che, leggendo, "riempivano il loro zaino" e verrà voglia di fare altrettanto.

    Proposito... quando c'è di mezzo Luisa, come può una serata non finire a idromele e lembas (ricetta dolce)?

    Ringraziamo Granburrone per la concessione delle immagini e invitiamo a visitare la galleria fotografica completa.

    18 febbraio 2005: "Tolkien 2005: il viaggio continua ", discussione

    I capricci delle FF.SS. (nella fattispecie, un malefico guasto al locomotore sulla tratta Lecco-Milano, con conseguente ora intera persa per la riparazione e addio alla coincidenza per Bologna) hanno costretto la platea a rinunciare all'appuntamento con Paolo Gulisano e la sua ultima fatica letteraria, incentrata sulla figura storica dell'Artù.

    Appurata la ferale notizia, non è restato altro da fare che far scattare il "piano di recupero": vale a dire, accordarsi con l'autore per spostare il tutto alla data successiva e, in un paio d'ore scarse, imbastire come contropartita la discussione sui cinquant'anni del fenomeno Tolkien. Discussione che, dato il modo "disordinato ed abrupto" con cui è stata (poco) preparata, si è pensato di impostare in maniera più colloquiale ed interattiva del solito, tolto il necessario preambolo iniziale per spiegare l'andazzo della serata. Così, dopo aver dato conto di alcuni spunti narrativi, tratti anche dalle Lettere del Professore, che rendevano testimonianza della grande cura nella stesura dei suoi romanzi e delle tante corrispondenze incasellate alla perfezione per far combaciare quanto più possibile la "storia interna" della Terra di Mezzo con la "storia esterna" del mondo, si è potuto dare il via a un bello e vivace scambio di idee e di opinioni tra tutti i (fortunatamente numerosi) presenti, e passare comunque una bella serata collettiva tra storia, mito e leggenda.

     

     

               
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