A Unicef clearasil
Gibberish 'n' drivel
O Mennen mylar muriel
With a hey derry tum gardol
O Yuban necco glamorene?
Enden nytol, vaseline!
Sing hey nonny nembutal.

Questo è il Lay dell'Unicef e della sua lunga cerca di una stanza da riposo pulita. Nessuna traduzione completa è data in Bored of the Rings p. 68, sebbene Unicef apparentemente chieda, "Non ci sono comfort, qui? Non c'è una stanza da bagno?" Ma si confronti A Elbereth Gilthoniel, / silivren penna míriel / o menel aglar elenath. / Na-chaered palan-díriel / o galadhremmin Ennorath / Fanuilos le linnathon / nef aear, sí nef aearon. Nelle prime tre righe, la satira di Harvard si è mantenuta relativamente fedele al testo del quale fa la parodia; poi per la maggior parte hanno seguito altre vie, partendo da "with a hey derry tum gardol". La riga "O Mennen mylar muriel" sembra alludere all'inizio della terza riga (o menel aglar elenath) e alla fine della quarta (na-chaered palan-díriel) nel poema originale di Tolkien.

Poi c'è il Lamento del Lavaliere in BotR:93-94; questo è, ahem, l'equivalente del Lamento di Galadriel in LotR:

Dago, Dago, Lassi Lima rintintin
Yanqui unicycle ramar rotoroot
Telstar aloha saarinen cloret
Stassen camaro impala desoto?
Gardol oleo telephon lumumba!
Chappaqua havatampa muriel
U canleada horsta wata, bwana,
Butyu canna makit drinque!

Comsat melba rubaiyat nirvana
Garcia y vega hiawatha aloo.
O mithra, mithra, I fain wud lie doon!
Valdaree valdera, que sera, sirrah,
Honi soit la vache qui rit,
Honi soit la vache qui rit.

La prima riga - Dago, Dago, Lassi Lima rintintin chiaramente allude al verso di Tolkien Ai! laurië lantar lassi súrinen. Il resto è pura invenzione. Il poema è tradotto in BotR come segue: "Oh, le foglie cadono, i fiori appassiscono, e i fiumi stanno diventando tutti Repubblicani. O Ramar, Ramar, cavalca rapido sul tuo monociclo d'oro e avverti le ninfe e le drag queens! Ah, chi radunerà ora litchi e farà hoopla sotto i topiari? Chi rifilerà i miei unicorni? Vedi, ora finanche le mucche ridono, Ahimé, ahimé." Coro: "Noi siamo il coro, e ne conveniamo. Conveniamo, conveniamo, conveniamo." È piuttosto difficile far corrispondere la traduzione all'originale. "O Ramar, Ramar, cavalca rapido sul tuo monociclo d'oro" deve corrispondere a yanqui unicycle ramar rotoroot, e ciò significa che le parole precedenti "Oh, le foglie cadono, i fiori appassiscono, e i fiumi stanno diventando tutti Repubblicani" deve essere abbinato a soltanto cinque parole Auld Elvish (Dago, Dago, Lassi Lima rintintin). In questa riga, Auld Elvish appare come un linguaggio molto efficiente. Ma per il resto del poema, cominciando da "and warn...", sembra esservi circa il doppio di frasi Auld Elvish di quante frasi inglesi [in BotR; ovviamente qui sono in italiano, N.d.T.] vi sono nella traduzione. O la traduzione è incompleta, o Auld Elvish non è dopotutto un linguaggio molto efficiente (o forse la Satira di Harvard non ha costruito i suoi linguaggi con la medesima cura di Tolkien... una possibilità che non può essere TOTALMENTE esclusa).

L'Elfo Garfinkel saluta la compagnia con queste parole a p. 63:

O NASA O UCLA! O Etaion Shrdlu!
O Escrow Beryllium! Pandit J. Nehru!
e Stomper (anche noto come Arrowroot [Che significhi "Fecola di Maranta"? Nel mio vocabolario non compaiono altre occorrenze che questa, N.d.T.]) risponde, Shantih Billerica! Nessuna traduzione è data. Non rassomiglia all'"equivalente" SdA (Ai na vedui Dúnadan! Mae govannen!).

Tre pagine dopo ci tocca udire "le delicate, spacca-cuore vibrazioni di una armonica a bocca e pochi brandelli di un canto elfico":

Row, row, row your elebethiel saliva githiel
Mann a fubar lothario syzygy snafu
O bring back my sucaryl Penna Ariz Fla mass.
Alcuni studiosi della mitologia di Tolkien, linguaggi e tutto il resto, lo trovano stranamente familiare. Ciò sembra applicarsi anche a tale canto; i miti della Satira di Harvard non sono così lontani rispetto al mondo di Tolkien dopo tutto.

A p. 125-126, troviamo una delle invocazioni di Goodgolf lo Stregone, ma nessuna traduzione è data. Dobbiamo presumere che questa sia soltanto una sequela di "parole magiche":

Hocus pocus
Loco Parentis!
Jackie Onassis
Dino de Laurentis!

Queequeg quohog!
Quodnam quixote!
Pequod peapod!
Pnin Peyote!
Presto change-o
Toil and trouble
Rollo chunky
Double-Bubble!

Precedentemente, a p. 82, Goodgolf tentava di aprire il Cancello di Doria (Nikon-zoom) con tale invocazione:
Yuma palo alto napa erin go brae
Tegrin correga cremora olé.
Queste parole non hanno relazione con le parole pronunciate da un altro stregone dinanzi le porte di Moria: Annon Edhellen, edro hi ammen; fennas nogothrim, lasto beth lammen! Goodgolf pronunciò inoltre poche altre parole magiche: Pismo! Bitumen! Lazlo! Clayton-Bulwer! (Quindi egli finalmente rammentò come aprire la porta: usando il pomello!!!)

L'Iscrizione sull'Anello risulta così in BotR (p. 73):

Grundig blaupunkt luger frug
Watusi snarf wazoo!
Nixon dirksen nasahist
Rebozo boogaloo.
Ciò non può riferirsi direttamente alla Lingua Nera di Tolkien, ma suona ugualmente sporco (specialmente nixon!)

Ardalambion