di Helge Fauskanger - traduzione di Gianluca Comastri
Ho ricevuto una lettera dal mio compatriota Bjørn A. Bojesen. Egli è un Esperantista e non è felice del fatto che io usi il termine "Esperanto" con riferimento alla Lingua Nera di Sauron.Prima di tutto, egli puntualizza che l'Esperanto è molto più bello della Lingua Nera. "Considera solo la parola Esperanto," scrive. Essa è eufonica ed ha due e ed una o: nella Lingua Nera, la e non esiste e la o è rare. Egli cita il poeta Kálocsay riguardo L. L. Zamenhof, l'inventore dell'Esperanto: "Egli non creò poesie in Esperanto, ma l'Esperanto con poesia."
Ma più serio è il fatto che l'Esperanto fu costruito per nobili scopi, mentre Sauron ideò la Lingua Nera soltnto per promuovere i suoi perfidi piani. Bojesen scrive, "La Lingua Nera fu creata per spargere morte ed odio. Zamenhof creò l'Esperanto per la pace e l'amore."
Naturalmente, sono d'accordo che l'Esperanto col suo carattere "italiano" sia molto più bello della Lingua Nera. Sono anche consapevole che l'Esperanto fu costruito per un proposito molto più nobile delle ragioni di Sauron per creare La Lingua Nera. Zamenhof voleva rendere possibile per ogni persona del mondo comprenderne un'altra. Sauron creò la Lingua Nera per rimpiazzare le lingue esistenti delle differenti tribù di Orchi in quanto era più facile per lui dominarli se avessero parlato un solo linguaggio. Naturalmente, non sostengo che i nobili scopi di Zamenhof e i perfidi piani di Sauron siano comparabili! Ho solo usato la parola "Esperanto" nel senso più generale - "semplice interlinguaggio artificiale". Insultare gli Esperantisti non era mia intenzione.
Ed ora sono solo lieto di non aver definito il Quenya "il Klingon di Tolkien..."