CONIUGAZIONI SUGGERITE
di tutti i verbi Sindarin noti o inferiti
di Helge Fauskanger - traduzione di Gianluca Comastri
Generalmente, la grammatica dei linguaggi di Tolkien è relativamente semplice e senza digressioni. Una delle più complesse caratteristiche sembra essere la coniugazione dei verbi Sindarin. Dovrebbe, tuttavia, essere enfatizzato che non abbiamo nessuna grammatica realizzata da Tolkien da consultare; egli certamente scrisse di queste cose, ma il materiale rilevante non è stato pubblicato. Così abbiamo a ricostruire il sistema da assai scarse evidenze, e future pubblicazioni possono significativamente alterare la nostra comprensione. Per citare il mio proprio articolo Sindarin, "Per essere sicuri, centinaia di verbi sono elencati nelle Etimologie, ma abbiamo così poco testo Sindarin effettivo che non possiamo sempre essere sicuri di come tali verbi abbiano ad essere coniugati. In Etim stesse, Tolkien elenca talvolta poche forme inflesse di un verbo accanto alla forma elementare, ma le sue note sono estremamente dense, e spesso non è neppure reso chiaro che cosa le forme inflesse sono intese a significare. Ma se proviamo a generalizzare dai nostri pochi esempi, tenendo in conto ogni cosa che pensiamo di conoscere circa la fonologia Eldarin, l'evoluzione del Sindarin ed il primitivo sistema verbale come esso può essere inferito dal Quenya, possiamo arrivare a qualcosa di simile al sistema che ci accingiamo ad abbozzare qui."
Preparando il mio articolo sul Sindarin, io stesso tentavo di coniugare tutti i verbi Sindarin attestati in tutte le loro forme note, secondo il sistema ricostruito da David Salo. Questo fu un utile esercizio. Mi è sovvenuto che dovrei pubblicare l'intera lista, in quanto che ciò potrebbe facilitare i tentativi di scrivere in Sindarin. Sfortunatamente, i verbi Sindarin noti non sono molto numerosi (ammontando a meno di 200), limitando severamente quel che possiamo esprimere in quel linguaggio. Eppure, un'occhiata ai verbi noti o inferiti potrebbe essere utile, così che i potenziali scrittori possano conoscere cosa è possibile esprimere. Comunque, pure se il verbo col significato desiderato non si trova nell'elenco in basso, non tutto è perduto. Talvolta possiamo estrapolare verbi Sindarin dal Quenya o qualche altro linguaggio Eldarin, e devono esservi molti verbi nella vasta massa di materiale non pubblicato che sarà auspicabilmente reso disponibile al mondo accademico un giorno.
CHIAVE: nell'elenco in basso, i verbi sono dati come questo esempio (il secondo nella lista): adertha- "riunire", inf. adertho, pr. adertha, pa. aderthanne- (3 sg aderthant), fut. aderthatha, imp. adertho, part. aderthol (perfettivo aderthiel), pp. aderthannen (pl. aderthennin), ger. aderthad. Pertanto, il verbo è elencato in dieci forme principali:
1. Prima, come intestazione della voce, viene la "radice" non inflessa del verbo, seguita dalla sua glossa: Adertha- "riunire".
2. Quindi segue lo "inf." di forma infinita, in tal caso adertho: "riunire".
3. Il "pr." o tempo presente è elencato subito dopo, adertha: "riunisce" oppure "sta riunendo".
4. Il "pa." = passato è qui elencato due volte, aderthanne- e la 3a persona singolare aderthant. La forma aderthanne- non è completa di per sé, come è indicato dal trattino finale. Essa deve ricevere qualche desinenza per l'appropriata persona o numero [genere, N.d.T.]; vedere sotto. In alcuni casi, lo stesso vale per il presente: vi sono due forme elencate, la 3a persona singolare la quale è completa di per sé, ed una forma alternativa che ricopre tutte le altre persone e numeri, per essere ulteriormente specificata dall'aggiunta dell'appropriata desinenza (invece del trattino finale).
5. Dopo il passato segue il "fut." = futuro, qui aderthatha "riunirà".
6. Successivamente viene l'imperativo, che termina sempre in -o: adertho "riunisci!" L'imperativo in -o ricopre tutte le persone e numeri (Lettere:427). In molti casi, includendo il nostro esempio, l'imperativo e l'infinito sono identici nella forma (ma in un'altra classe di verbi, l'infinito ha la distinta desinenza -i).
7. Dopo l'imperativo segue il "part." = participio. Per participio qui ci riferiamo al participio attivo o presente (come opposto al "pp." = participio passato/passivo). Il participio attivo è elencato in due varianti. Il "normale", nel nostro esempio aderthol, è un vocabolo con significato aggettivale, "riunente", che descrive un'azione in atto. Ma di seguito, parenteticamente, elenchiamo anche:
8. un altro participio attivo con un significato perfettivo: aderthiel, che può essere tradotto "che ha riunito". Il vocabolo è ancora aggettivale, ma descrive un'azione che è completata piuttosto che in atto.
9. Il "pp." = participio passato (o meglio passivo) è elencato subito dopo. Questa è un'altra derivazione aggettivale, che usualmente descrive lo stato in cui un oggetto entra quando esposto a tale azione verbale: se voi "riunite" qualcosa, essa diviene aderthannen = "riunita". Come la maggior parte degli aggettivi, il participio passato ha anche una distinta forma plurale, utilizzata quando descrive un sostantivo plurale oppure sostantivi multipli. Elenchiamo la forma plurale parenteticamente (aderthennin).
NOTA: a causa del loro significato, che descrive uno stato oppure un'azione interamente intransitiva, alcuni verbi possono non avere alcun participio passato (e.g. cuina- "essere vivo"); purtuttavia elenchiamo quale forma dovrebbero avere (in tal caso cuinannen pl. cuinennin), sebbene in tali casi il "participio passato" possa effettivamente essere piuttosto insignificante - mai occorrendo realmente in testi Sindarin.
10. Finalmente elenchiamo il "ger." = gerundio, il quale è un sostantivo verbale: aderthad, "riunendo" o - come è tradotto nel Silmarillion capitolo 13 - "riunione" (la narrazione riferendo della Mereth Aderthad o "Festa di Riunione" ["Riconciliazione" nell'edizione italiana, N.d.T.]). Non si confonda tale sostantivo derivato con il participio attivo che è aggettivale nel significato (sebbene in inglese, tanto i gerundi quanto i participi attivi possano essere tradotti come una forma in "-ing", comee "reuniting" in tal caso [viceversa, in italiano vi è una netta differenza, nel caso in esame rispettivamente "riunendo" e "riunente"; non bisogna però dimenticare che le lingue Elfiche sono state concepite da un autore che pensava secondo le buone regole del Regno Unito, per cui ritengo che le note relative alle assonanze fra Eldarin e inglese vadano mantenute anche nella traduzione italiana, per meglio avvicinarsi al processo creativo, N.d.T.).
Desinenze per numero e persona: Eccetto che per la 3a persona singolare, il verbo Sindarin assume
desinenze per le varie persone. Le forme finite elencate sotto sono normalmente di 3a persona singolare, le
quali possono essere volte in un'altra persona dall'aggiunta dell'appropriata desinenza. Dove la forma che
dovrebbe ricevere la desinenza differisce alquanto dalla 3a persona singolare, essa è elencata prima
con un trattino alla fine dove la desinenza deve essere supplita, e la 3a persona singolare è
elencata parenteticamente immediatamente di seguito, e.g. come questo: "ortha- "sollevarsi" (...)
pa. orthanne- (3 sg orthant)." La forma orthanne- è incompleta di per
sé e deve ricevere una desinenza. Vi sono le note, certe desinenze per le varie persone,
attestate nel materiale pubblicato: prima persona singolare -n ("io"), prima persona plurale
-m ("noi"), e terza persona plurale -r (la quale è attestata solamente come una mera inflessione
plurale, ma con ogni possibilità può effettivamente essere usata a tradurre "essi"). Perciò dovremmo
avere per esempio orthannen "io mi sollevai", orthannem "noi ci sollevammo", orthanner
"essi si sollevarono" (o giusta la forma plurale di tale verbo, usata dove vi è un soggetto plurale). Una
minore peculiarità non è indicata nella lista in basso: quando la desinenza -n per "io" è
aggiunta ad una forma finita che termina in -a, tale vocale per qualche ragione cambia in -o-
prima di tale desinenza pronominale. Le forme di 3a persona sg. linna "canta, sta cantando" ed
il suo futuro linnatha "canterà" pertanto appaiono come linnon "io canto"
e linnathon "io canterò" (entrambe queste forme di 1. persona sono direttamente attestate,
il futuro in A Elbereth Gilthoniel ed il tempo presente nel
Canto di Lúthien). - La desinenza per la 2. persona ("tu", singolare o plurale
[che coincidono tanto in inglese quanto in Elfico, ma non in italiano, N.d.T.])
non appare nel materiale pubblicato. Una proposizione Sindarin, tuttora non "ufficialmente" pubblicata
ma mostrata a David Salo dall'Editore di Vinyar Tengwar Carl F. Hostetter il 6 Ottobre 1996, include il quesito man agorech? Questo è spesso ritenuto significare "che hai fatto?" e sembrerebbe indicare che la desinenza per "tu" sia -ch (confrontare agor "facevi", WJ:415). Secondo David Salo, Hostetter in questa occasione lo invitò anche ad "occhieggiare" (parole di Hostetter) copie di manoscritti Tolkieniani che elencavano una desinenza di 2. persona -ch oppure -g. Comunque, per lungo tempo Hostetter sul suo sito web apparentemente asserì che questa interpretazione di man agorech? è errata: avevo supponibilmente propagato "un'interpretazione di tali forme che è pressoché certamente erronea, come sarà mostrato quando l'intera opera sarà pubblicata, col permesso del Tolkien Estate, in un imminente numero di Vinyar Tengwar". Dopo non meno di quattro anni, il sig. Hostetter sfortunatamente non ha trovato il tempo di presentare tale materiale (a dispetto di quanto ha affermato nel messaggio TolkLang 21.09 del 7 Novembre 1996 che esso sarebbe stato pubblicato "presto"). I succitati commenti sul sito di Hostetter furono finalmente cancellati nel Maggio 2000, senza nulla che li rimpiazzasse - ed eccoci qua. Tutto quel che posso dire è che una desinenza di 2. persona -ch oppure -g dovrebbe bene attagliarsi al generale sistema.
Ci si può chiedere se questo sia il singolare "tu" oppure il plurale
"voi". Nella forma attestata agorech, il pronome "tu" (assumendo che questa invero sia la
corretta interpretazione della desinenza -ch) è apparentemente singolare. Ad un certo punto,
Tolkien annotò che l'Ovestron ed i linguaggi Elfici non facevano distinzione tra il singolare "tu" ed
il plurale "voi" (PM:42-43); se così la desinenza -ch potrebbe essere usata per entrambi. Finora vi sono cenni
nei suoi scritti posteriori che una distinzione tra il singolare "tu" ed il plurale "voi" sia stata introdotta
almeno in Quenya (vedere WJ:364 riguardo alle forme hekat ed hekal). Per il Sindarin
non abbiamo esempi. Nello scenario linguistico sempre in evoluzione di Tolkien, vi sono poche certezze.
La 3a persona singolare: tale forma, elencata di per sé, può essere considerata la forma di base
dalla quale le forme con desinenze sono derivate. Questa è anche la forma usata se un indipendente
pronome (di qualunque persona) è usato invece di una desinenza pronominale annessa al verbo stesso,
come l'iscrizione sul Cancello di Moria: Im Narvi hain echant, "Io, Narvi, le feci". Se
"io" non fosse stato espresso come un vocabolo separato (im), la desinenza di 1. persona -n potrebbe
essere invece stata aggiunta direttamente al verbo echant, producendo *echannen "io feci"
(rielaborato da **echanten per ragioni fonologiche). - Mentre la 3a persona non ha
una distinta desinenza pronominale, sembra che un pronome independente come e dovrebbe spesso
essere piazzato prima di essa per questioni di chiarezza, come in e aníra "egli desidera" nella
Lettera al Re (SD:128-9). È stato teorizzato che e possa non significare specificamente "egli",
ma sia piuttosto un marcatore generale di 3a persona, che ricopre "ella" e forse pure "esso". (Ma ad
uno stadio antecedente almeno, Tolkien si figurò anche pronomi specifici per genere: ho "egli",
he "ella", ha "esso": LR:385. Questi dovrebbero anche essere usati in congiunzione con la
forma di 3a persona singolare del verbo.)
Verbi nasalizzati: quando un verbo è derivato da una radice che originariamente aveva un'iniziale
occlusiva nasalizzata mb-, nd-, oppure ng- (le quali combinazioni sono preservate in
certi ambienti) questo è indicato nella lista, e.g. come questo: banga- (mb-)
"commerciare". Dopo il pronome relativo i "che", plurale in, tali verbi dovrebbero avere
mutazioni che differiscono da quelle "normali" - e.g. in una proposizione relativa come i manga
"che commercia" (per i mbanga), pl. i mbangar "che commerciano" (per in mbangar).
Un "normale" verbo in b-, sc. una b che non discende dal primevo mb-, dovrebbe comportarsi differentemente: Beria- "proteggere" diverrebbe i veria "che protegge" (per i beria), pl. i meriar "che proteggono" (per in beriar). Vedere il mio principale articolo sul Sindarin riguardo alla mutazione blanda ed alla mutazione nasale (osservare la sezione "Casi speciali: lo sviluppo delle occlusive nasalizzate").
Simboli speciali qui usati: ! = vocabolo oppure forma di un vocabolo non attestato o speculativo dedotto da altri termini o radicali (e.g. !cab- balzare, soltanto attestato come un gerundio cabed balzando), ? = vocabolo oppure forma incerta. L'asterisco * marca una forma che non è attestata o in quanto è alterata da quel che sembra essere un refuso o travisamento alla fonte, oppure nel senso che essa è alterata dalla sua forma attestata in un altro linguaggio Tolkieniano - usualmente qualche variante del "Noldorin" - alla sua verosimile (ma non attestata) forma Sindarin. Un esempio è *rhib- graffiare per il "Noldorin" thrib-. (Alcuni aggiornamenti alquanto semplici e banali, tali come leggere in Sindarin l- per il "Noldorin" lh-, non sono specialmente contraddistinti in alcuna maniera.) In pochi casi, * marca anche glosse non attestate. - Tali simboli non sono usati interamente con coerenza; la vasta maggioranza delle forme verbali qui elencate sono naturalmente non attestate come tali, eppure non sono specialmente contraddistinti in alcuna maniera.
Elenco dei Verbi Sindarin
!abonna- *"post-portare", sc. "recare un fanciullo che non è il primogenito" (forse non effettivamente usato come un verbo; solamente il pp. Abonnen pl. Ebennin [arcaico Eboennin, WJ:387] è attestato, l'equivalente del Quenya Apanónar, gli "Ultimi nati" come un nome degli Uomini Mortali, i Secondogeniti di Ilúvatar). Inf. abonno, pr. abonna, pa. abonne- (3 sg abonnant), fut. abonnatha, imp. abonno, part. abonnol (perfettivo abenniel), pp. abonnen (pl. ebennin), ger. abonnad
!adertha- "riunire", inf. adertho, pr. adertha, pa. aderthanne- (3 sg aderthant), fut. aderthatha, imp. adertho, part. aderthol (perfettivo aderthiel), pp. aderthannen (pl. aderthennin), ger. aderthad (quest'ultima essendo la sola forma attestata)
anglenna- "avvicinarsi", inf. anglenno, pr. anglenna, pa. anglenne- (3 sg anglennant), fut. anglennatha, imp. anglenno, part. anglennol (perfettivo anglenniel), pp. anglennannen (pl. anglennennin) (normalmente probabilmente abbraviato da anglennen pl. anglennin), ger. anglennad
aníra- "desiderare", inf. aníro, pr. aníra, pa. anirne- (3 sg anirn), fut. aníratha, imp. aníro, part. anírol (perfettivo aníriel), pp. anirnen (pl. anirnin), ger. anírad
anna- "dare", inf. anno, pr. anna, irregular pa. one- (3 sg aun), fut. annatha, imp. anno, part. annol (perfettivo óniel), pp. onen (pl. onin), ger. annad
aphada- "seguire", inf. aphado, pr. aphada, pa. aphanni- (3 sg aphadant), fut. aphadatha, imp. aphado, part. aphadol (perfettivo aphódiel), pp. aphannen (pl. ephennin), ger. aphaded
!athra- "attraversare", inf. athro, pr. athra, pa. athranne- (3 sg athrant), fut. athratha, imp. athro, part. athrol (perfettivo ethriel), pp. athrannen (pl. ethrennin), ger. athrad (quest'ultima essendo la sola forma attestata, ma cfr. la voce successiva)
athrada- "attraversare, traversare", inf. athrado, pr. athrada, pa. athranne- (3 sg athrant), fut. athradatha, imp. athrado, part. athradol (perfettivo athródiel), pp. athrannen (pl. ethrennin), ger. athradad
ava- "farà"; avo "non" (prima di verbi imperativi, alcuna consonante iniziale dei quali è lenita: avo garo! "non far[lo]!", garo essendo la forma lenitea dell'imperativo di car-, q.v.) Inf. avo, pr. ava, pa. amme- (3 sg am), fut. avatha, imp. avo, part. avol (perfettivo óviel), pp. ammen (pl. emmin), ger avad
awartha- "rinunciare, abbandonare", inf. awartho, pr. awartha, pa. awarthanne- (3 sg awarthant), fut. awarthatha, imp. awartho, part. awarthol (perfettivo ewerthiel), pp. awarthannen (pl. ewerthennin), ger. awarthad
bad- "andare", inf. bedi, pr. bedi- (3 sg bâd), pa. benni- (3 sg bant), fut. beditha, imp. bado, part. badel (perfettivo bódiel), pp. bannen (pl. bennin), ger. baded
banga- (mb-) "commerciare", inf. bango, pr. banga, pa. bengi- (3 sg banc), fut. bangatha, imp. bango, part. bangol (perfettivo bengiel), pp. bangen (pl. bengin), ger. bangad
bartha- (mb-) "destinare", inf. bartho, pr. bartha, pa. barthanne- (3 sg barthant), fut. barthatha, imp. bartho, part. barthol (perfettivo berthiel), pp. barthannen (pl. berthennin), ger. barthad
batha- "calpestare", pr. batha, pa. bathanne- (3 sg bathant), fut. bathatha, imp. batho, part. bathol (perfettivo bethiel), pp. bathannen (pl. bethennin), ger. bathad
baugla- (mb-) "costringere, opprimere"; inf. bauglo, pr. baugla, pa. bauglanne- (3 sg bauglant), fut. bauglatha, imp. bauglo, part. bauglol (perfettivo baugliel), pp. bauglannen (pl. bauglennin), ger. bauglad
baw "non! no!" (solo imperativo)
beria- "proteggere", inf. berio, pr. beria, pa. berianne- (3 sg beriant), fut. beriatha, imp. berio, part. beriol (perfettivo bóriel), pp. beriannen (pl. beriennin), ger. beriad
bertha- "osare", inf. bertho, pr. bertha, pa. berthanne- (3 sg berthant), fut. berthatha, part. berthol (perfettivo berthiel), pp. berthannen (pl. berthennin), ger. berthad
blab- "sventolare, sbatacchiare" (e.g. a wing), inf. blebi, pr. blebi- (3 sg blâb), pa. blemmi- (3 sg blamp), fut. blebitha, imp. blabo, part. blabel (perfettivo blóbiel), pp. blammen (pl. blemmin), ger. blabed
boda- "bandire, proibire", inf. bodo, pr. boda, pa. bodanne- (3 sg bodant), fut. bodatha, part. bodol (perfettivo bódiel), pp. bodannen (pl. bodennin), ger. bodad
*boe (mb-) "è necessario, si deve, si è obbligati a" (verbo impersonale, apparentemente non ulteriormente inflesso. La forma *boe è adattata al Sindarin dal "Noldorin" bui, LR:372 s.v. MBAW.)
breitha- "esplodere improvvisamente", inf. breitho, pr. breitha, pa. breithanne- (3 sg breithant), fut. breithatha, part. breithol, pp. breithannen (pl. breithennin), ger. breithad
brona- "durare, sopravvivere", inf. brono, pr. brona, pa. bronne- (3 sg bronn), fut. bronatha, part. bronol (perfettivo brúniel), pp. bronnen (pl. brennin), ger. bronad
bronia- "tollerare", inf. bronio, pr. bronia, pa. bronianne- (3 sg broniant), fut. broniatha, imp. bronio, part. broniol (perfettivo brúniel), pp. broniannen (pl. broniennin), ger. broniad
buia- "servire, mantenersi leali a", inf. buio, pr. buia, pa. buianne- (3 sg buiant), fut. buiatha, imp. buio, part. buiol (perfettivo buiel), pp. buiannen (pl. buiennin), ger. buiad
!cab- "balzare", inf. cebi, pr. cebi- (3 sg câb), pa. cemmi- (3 sg camp), fut. cebitha, imp. cabo, part. cabel (perfettivo cóbiel), pp. cammen (pl. cemmin), ger. cabed (quest'ultima essendo la sola forma attestata)
can- "gridare, strillare, chiamare", inf. ceni, pr. ceni- (3 sg cân), pa. cenni- (3 sg cann), part. canel (perfettivo cóniel), fut. cenitha, imp. cano, pp. cannen (pl. cennin), ger. caned
car- "fare, creare, edificare", inf. ceri, pr. ceri- (3 sg câr), irregular pa. agore- (3 sg agor), fut. ceritha, imp. caro, part. carel (perfettivo córiel), pp. coren? (o carnen? - pl. o corin oppure cernin, in conformità), ger. cared
!cen- "vedere"; inf. ceni, pr. ceni- (3 sg cên), pa. cenni- (3 sg cenn), part. cenel (perfettivo cíniel), fut. cenitha, imp. ceno, pp. cennen (pl. cennin), ger. cened (quest'ultima essendo la sola forma attestata)
critha- "mietere", inf. critho, pr. critha, pa. crithanne- (3 sg crithant), fut. crithatha, part. crithol (perfettivo crithiel), pp. crithannen (pl. crithennin), ger. crithad
cuia- "vivere", inf. cuio, pr. cuia, pa. cuianne- (3 sg cuiant) (altro suggerimento: cuine-, 3 sg cuin), fut. cuiatha, imp. cuio, part. cuiol (perfettivo cuiel), pp. cuiannen (pl. cuiennin) (altro suggerimento: cuinen, pl. cuinin), ger. cuiad
cuina- "essere vivo", inf. cuino, pr. cuina, pa. cuinanne- (3 sg cuinant), fut. cuinatha, imp. cuino, part. cuinol (perfettivo cuiniel), pp. cuinannen (pl. cuinennin), ger. cuinad
dag- (nd-) "uccidere", inf. degi, pr. degi- (3 sg dâg), pa. dengi- (3 sg danc), fut. degitha, imp. dago, part. dagel (perfettivo dógiel), pp. dangen (pl. dengin), ger. daged
dagra- (nd-) "dare battaglia, muovere guerra", inf. dagro, pr. dagra, pa. dagranne- (3 sg dagrant), fut. dagratha, imp. dagro, part. dagrol (perfettivo degriel), pp. dagrannen (pl. degrennin), ger. dagrad
*damma- (nd-) "martellare" (travisamento "damna" in LR:375 s.v. NDAM), inf. dammo, pr. damma, irregolare pa. damminne- (3 sg dammint), fut. dammatha, part. dammol, perfettivo demmiel, pp. damminnen (pl. ?damminnin ), ger. dammad. Dovremmo declinare damma- approssimativamente così se fossimo ad accettare lo strano passato dammint elencato in LR:375 come corretto. È, tuttavia, altamente allettante assumere che questo sia un travisamento o refuso per dammant, che si attaglierebbe ai modelli altrimenti osservati. Se il passato è emendato in dammant (damanne-), il pp. dovrebbe essere dammannen, con una forma plurale demminnin.
danna- "cadere", inf. danno, pr. danna, pa. danne- (3 sg dannant, o forse proprio dant), fut. dannatha, imp. danno, part. dannol (perfettivo denniel), pp. dannen (pl. dennin), ger. dannad
dar- "cessare, fermarsi", inf. deri, pr. deri- (3 sg dâr), pa. derni- (3 sg darn), fut. deritha, imp. daro, part. darel (perfettivo dóriel), pp. darnen (pl. dernin), ger. dared
dartha- "aspettare, stare, durare, tollerare", inf. dartho, pr. dartha, pa. darthanne- (3 sg darthant), fut. darthatha, imp. dartho, part. darthol (perfettivo derthiel), pp. darthannen (pl. derthennin), ger. darthad
delia- "celare", inf. delio, pr. delia, passato poetico o arcaico dole- (3 sg daul), ("moderno", non arcaico delianne-, 3 sg deliant?), fut. deliatha, imp. delio, part. deliol (perfettivo dúliel), pp. dolen (pl. dolin), ger. deliad
dilia- "stare alzato", inf. dilio, pr. dilia, pa. dilianne- (3 sg diliant), fut. diliatha, imp. dilio, part. diliol (perfettivo díliel), pp. diliannen (pl. diliennin), ger. diliad
doltha- "celare", inf. doltho, pr. doltha, pa. dolthanne- (3 sg dolthant) (anche passato poetico/arcaico dole-, 3 sg daul), fut. dolthatha, imp. doltho, part. dolthol (perfettivo delthiel), pp. dolen (pl. dolin) (forse solo poetico/arcaico, corrispondente al "moderno" dolthannen pl. delthennin), ger. dolthad
dortha- (nd-) "dimorare, stare", inf. dortho, pr. dortha, pa. dorthanne- (3 sg dorthant), fut. dorthatha, imp. dortho, part. dorthol (perfettivo derthiel), pp. dorthannen (pl. derthennin), ger. dorthad
drava- "sbozzare", inf. dravo, pr. drava, pa. dramme- (3 sg dram, ma in poesia anche irregolare dramp), fut. dravatha, part. dravol (perfettivo dróviel), pp. drammen (pl. dremmin), ger. dravad
!drega- "fuggire", inf. drego, pr. drega, pa. drenge- (3 sg drenc) OPPURE pa. dreganne- (3 sg dregant), fut. dregatha, imp. drego, part. dregol (perfettivo drígiel), pp. drengen (pl. drengin - or pp. dragannen pl. dregennin), ger. dregad. Tale verbo è attestato solamente nell'imperativo drego! È anche possibile che dovrebbe essere una radice consonantica dreg-, nel qual caso dovrebbe piuttosto andare così: Inf. dregi, pr. dregi- (3 sg drêg), pa. drengi- (3 sg drenc), fut. dregitha, imp. drego, part. dregel (perfettivo drígiel), pp. drengen, ger. dreged.
dringa- "battere", inf. dringo, pr. dringa, pa. dringanne- (3 sg dringant), fut. dringatha, imp. dringo, part. dringol (perfettivo dringiel), pp. dringannen (pl. dringennin), ger. dringad
echad- "creare, modellare", inf. echedi, pr. echedi- (3 sg echad), pa. echanne- (3 sg echant), fut. echeditha, imp. echado, part. echadel (perfettivo echódiel), pp. echannen (pl. echennin), ger. echaded
*edledh- "andare in esilio" (adattato al Sindarin dal"Noldorin" egledhi-), inf. edledhi, pr. edledhi- (3 sg edledh), pa. edlenni- (3 sg edlenn), fut. edledhitha, imp. edledho, part. edledhel (perfettivo edlídhiel), pp. edlennen (pl. edlennin), ger. edledhed
*edledhia- "andare in esilio" (adattato al Sindarin dal "Noldorin" egledhia-), inf. edledhio, pr. edledhia, pa. edledhianne- (3 sg edledhiant), fut. edledhiatha, imp. edledhio, part. edledhiol (perfettivo edlídhiel), pp. edledhiannen (pl. edledhiennin), ger. edledhiad
edonna- "generare", inf. edonno, pr. edonna, pa. edonne- (3 sg edonnant), fut. edonnatha, imp. edonno, part. edonnol (perfettivo edenniel), pp. edonnen (pl. edennin), ger. edonnad
edra- "aprire", inf. edro, pr. edra, pa. edranne- (3 sg edrant), fut. edratha, imp. edro, part. edrol (perfettivo edriel), pp. edrannen (pl. edrennin), ger. edrad
egleria- "glorificare, encomiare", inf. eglerio, pr. egleria, pa. eglerianne- (3 sg egleriant), fut. egleriatha, imp. eglerio, part. egleriol (perfettivo aglóriel), pp. egleriannen (pl. egleriennin), ger. egleriad
ego "essere fuori" (solo imperativo?)
eitha- "pungere con una punta aguzza, infilzare; trattare con sprezzo, insultare", inf. eitho, pr. eitha, pa. eithanne- (3 sg eithant), fut. eithatha, imp. eitho, part. eithol (perfettivo eithiel), pp. eithannen (pl. eithennin), ger. eithad
elia- "piovere", inf. elio, pr. ail = impersonal 3 sg "piove" (adattato al Sindarin dalla forma impersonale "Noldorin" eil, oeil [= öil], LR:396 s.v. ULU), pa. eliant o aul = impersonal 3 sg "piovve", fut. eliatha = "pioverà", imp. elio, part. eliol (perfettivo úliel), pp. eliannen (pl. eliennin) (od olen, pl. olin?), ger. eliad
ercha- "pungere", inf. ercho, pr. ercha, pa. erchanne- (3 sg erchant), fut. erchatha, imp. ercho, part. erchol (perfettivo erchiel), pp. erchannen (pl. erchennin), ger. erchad
eria- "salire, sorgere", inf. erio, pr. eria, pa. erianne- (3 sg eriant), fut. eriatha, imp. erio, part. eriol (perfettivo úriel), pp. eriannen (pl. eriennin), ger. eriad
ertha- "unire", inf. ertho, pr. ertha, pa. erthanne- (3 sg erthant), fut. erthatha, part. erthol (perfettivo erthiel), pp. erthannen (pl. erthennin), ger. erthad
esta- "nominare, chiamare", inf. esto, pr. esta (esta aen "è chiamato"), pa. estanne- (3 sg estant), fut. estatha, imp. esto, part. estol (perfettivo estiel), pp. estannen (pl. estennin), ger. estad
faltha- "spumeggiare", inf. faltho, pr. faltha, pa. falthanne- (3 sg falthant), fut. falthatha, imp. faltho, part. falthol (perfettivo felthiel), pp. falthannen (pl. felthennin), ger. falthad
fara- "cacciare", inf. faro, pr. fara, pa. farne- (3 sg farn), fut. faratha, imp. faro, part. farol (perfettivo fóriel), pp. farnen (pl. fernin), ger. farad
fir- "svanire, morire", inf. firi, pr. firi- (3 sg fîr), pa. firni- (3 sg firn), fut. firitha, imp. firo, part. firiel (perfettivo fíriel), pp. firnen (pl. firnin), ger. fired
fuia- "provare disgusto, aborrire", inf. fuio, pr. fuia, pa. fuianne- (3 sg fuiant), fut. fuiatha, imp. fuio, part. fuiol (perfettivo fuiel), pp. fuiannen (pl. fuiennin), ger. fuiad
gad- "catturare", inf. gedi, pr. gedi- (3 sg gâd), pa. genni- (3 sg gant), fut. geditha, imp. gado, part. gadel (perfettivo gódiel), pp. gannen (pl. gennin), ger. gaded
gala- "crescere", inf. galo, pr. gala, pa. galle- (3 sg gall), fut. galatha, imp. galo, part. galol (perfettivo góliel), pp. gallen (pl. gellin), ger. galad
ganna- (ng-) "suonare un'arpa", inf. ganno, pr. ganna, pa. ganne- (3 sg gand, o gannant), fut. gannatha, imp. ganno, part. gannol (perfettivo genniel), pp. gannen (pl. gennin), ger. gannad
gannada- (ng-) "arpa, suonare un'arpa", inf. gannado, pr. gannada, pa. ganne- (per gannanne-), 3 sg gannant; fut. gannadatha, imp. gannado, part. gannadol (perfettivo gennediel), pp. gannen (pl. gennin), ger. gannadad
gar- "tenere, avere, possedere; essere abile, potere", inf. geri, pr. geri- (3 sg gâr), pa. gerni- (3 sg garn), fut. geritha, imp. garo, part. garel (perfettivo góriel), pp. garnen, ger. gared
gawa- (ng-) "ululare", inf. gawo, pr. gawa, pa. gone- (3 sg gaun), fut. gawatha, imp. gawo, part. gówiel, pp. gonen (pl. gonin), ger. gawad
genedia- "computare", inf. genedio, pr. genedia, pa. genedianne- (3 sg genediant), fut. genediatha, imp. genedio, part. genediol (perfettivo gonúdiel), pp. genediannen (pl. genediennin), ger. genediad
gir- "tremare", inf. giri, pr. giri- (3 sg gîr), pa. girni- (3 sg girn), fut. giritha, imp. giro, part. giriel (perfettivo gíriel), pp. girnen (pl. girnin), ger. gired
glavra- "balbettare", inf. glavro, pr. glavra, pa. glavranne- (3 sg glavrant), fut. glavratha, imp. glavro, part. glavrol (perfettivo glevriel), pp. glavrannen (pl. glevrennin), ger. glavrad
glinga- "appendere, dondolare", inf. glingo, pr. glinga, pa. glinganne- (3 sg glingant), fut. glingatha, imp. glingo, part. glingol (perfettivo glingiel), pp. glingannen (pl. glingennin), ger. glingad
*glinna- "gettare uno sguardo a" (la forma attestata glintha- in WJ:337 deve essere arcaica), inf. glinno, pr. glinna, pa. glinne- (3 sg glinnant), fut. glinnatha, imp. glinno, part. glinnol (perfettivo glinniel), pp. glinnen (pl. glinnin), ger. glinnad
glir- "cantare, recitare poemi", inf. gliri, pr. gliri- (3 sg glîr), pa. glirni- (3 sg glirn), fut. gliritha, imp. gliro, part. gliriel (perfettivo glíriel), pp. glirnen (pl. glirnin), ger. glired
gonathra- "impigliare, irretire", inf. gonathro, pr. gonathra, pa. gonathranne- (3 sg gonathrant), fut. gonathratha, imp. gonathro, part. gonathrol (perfettivo genethriel), pp. gonathrannen (pl. genethrennin), ger. gonathrad
gonod- "conteggiare, stimare, riassumere", inf. genedi, pr. genedi- (3 sg gonod), pa. genenni- (3 sg gonont), fut. geneditha, imp. gonodo, part. gonodel (perfettivo gonúdiel), pp. gononnen (pl. genennin), ger. gonoded
gosta- "temere estremanente", inf. gosto, pr. gosta, pa. gostanne- (3 sg gostant), fut. gostatha, imp. gosto, part. gostol (perfettivo gestiel), pp. gostannen (pl. gestennin), ger. gostad
!govad- "incontrare, congregarsi", inf. gevedi, pr. gevedi- (3 sg govad), pa. gevenni- (3 sg govant), fut. geveditha, imp. govado, part. govadel (perfettivo govódiel), pp. govannen (pl. gevennin), ger. govaded. (Tutto ciò che è effettivamente attestato di tale verbo è il pp. govannen; la forma govad- dovrebbe essere vista come un'ipotesi realistica su quella che è la radice elementare.)
groga- "provare terrore", inf. grogo, pr. groga, pa. grunge- (3 sg grunc), fut. grogatha, imp. grogo, part. grogol (perfettivo grúgiel), pp. grungen (pl. gryngin), ger. grogad
gruitha- "terrorizzare", inf. gruitho, pr. gruitha, pa. gruithanne- (3 sg gruithant), fut. gruithatha, imp. gruitho, part. gruithol (perfettivo gruithiel), pp. gruithannen (pl. gruithennin), ger. gruithad
gwanna- "dipartire, morire", inf. gwanno, pr. gwanna, pa. gwanne- (3 sg gwannant), fut. gwannatha, imp. gwanno, part. gwannol (perfettivo gwenniel), pp. gwannen (pl. gwennin), ger. gwannad
gwatha- "lordare, macchiare", inf. gwatho, pr. gwatha, pa. gwathanne- (3 sg gwathant), fut. gwathatha, imp. gwatho, part. gwathol (perfettivo gwethiel), pp. gwathannen (pl. gwethennin), ger. gwathad
*gwedh- "legare" (l'infinito gwedi in LR:397 s.v. WED dovrebbe probabilmente leggersi *gweði, o come lo compiteremo:) inf. gwedhi, pr. gwedhi- (3 sg gwêdh), irregular pa. gwedhanne- with 3 sg gwedhant (le regolari forme pa. sono venute ad essere percepite come arcaiche o poetiche: gwenni-, 3 sg gwend), fut. gwedhitha, imp. gwedho, part. gwedhel (perfettivo gwídhiel), pp. gwennen (pl. gwennin) (tale forma può essere divenuta arcaica assieme al pa. gwend e dovrebbe in quel caso essere stata rimpiazzata dal "moderno" pp. gwedhannen pl. gwedhennin), ger. gwedhed
gweria- "tradire, ingannare", inf. gwerio, pr. gweria, pa. gwerianne- (3 sg gweriant), fut. gweriatha, imp. gwerio, part. gweriol (perfettivo gwóriel), pp. gweriannen (pl. gweriennin), ger. gweriad
gwesta- "imprecare", inf. gwesto, pr. gwesta, pa. gwestanne- (3 sg gwestant), fut. gwestatha, imp. gwesto, part. gwestol (perfettivo gwestiel), pp. gwestannen (pl. gwestennin), ger. gwestad
hab- "vestire", inf. hebi, pr. hebi- (3 sg hâb), pa. hemmi- (3 sg hamp), fut. hebitha, imp. habo, part. habel (perfettivo hóbiel), pp. hammen (pl. hemmin), ger. habed
had- "scagliare", inf. hedi, pr. hedi- (3 sg hâd), pa. henni- (3 sg hant), fut. heditha, imp. hado, part. hadel (perfettivo hódiel), pp. hannen (pl. hennin), ger. haded
haltha- "schermare", inf. haltho, pr. haltha, pa. halthanne- (3 sg halthant), fut. halthatha, imp. haltho, part. halthol (perfettivo helthiel), pp. halthannen (pl. helthennin), ger. halthad
*hamma- "vestire" ("hamnia" in LR:363 s.v. KHAP- deve essere un travisamento), inf. hammo, pr. hamma, pa. hammanne- (3 sg hammant), fut. hammatha, imp. hammo, part. hammol (perfettivo hemmiel), pp. hammannen (pl. hemmennin), ger. hammad
harna- "ferire", inf. harno, pr. harna, pa. harnanne- (3 sg harnant), fut. harnatha, imp. harno, part. harnol (perfettivo herniel), pp. harnannen (pl. hernennin), ger. harnad
!hartha- "sperare", inf. hartho, pr. hartha, pa. harthanne- (3 sg harthant), fut. harthatha, imp. hartho, part. harthol (perfettivo herthiel), pp. harthannen (pl. herthennin), ger. harthad (quest'ultima forma rappresentando quel che è attestato di tal verbo: SD:62)
hasta- "farsi strada tra la vegetazione", inf. hasto, pr. hasta, pa. hastanne- (3 sg hastant), fut. hastatha, imp. hasto, part. hastol (perfettivo hestiel), pp. hastannen (pl. hestennin), ger. hastad
?heb- "tenere". Tale verbo è attestato solamente nella forma hebin, apparentemente 1. persona presente. Se la forma elementare di tale verbo è realmente heb-, esso dovrebbe fare così: inf. hebi, pr. hebi- (3 sg hêb), pa. hemmi- (3 sg hemp), fut. hebitha, imp. hebo, part. hebel (perfettivo híbiel), pp. hemmen (pl. hemmin), ger. hebed. Soltanto l'infinito, il presente (eccetto che per la forma di 3a sg), il passato (ancora una volta eccetto che per la forma di 3a sg), il futuro e la forma plurale del participio passato sono certe. La forma di base del verbo può anche essere !hab-, nel qual caso dovrebbe andare come il suo omofono hab- "vestire", oppure !hob-.
*heltha- "spogliarsi". (Alterato dalla forma attestata helta- in LR:386 s.v. SKEL; il gruppo lt dovrebbe divenire lth in Sindarin, così questo deve essere un refuso o un travisamento, a meno che il vocabolo sia effettivamente inteso come Quenya. Il suo affine Sindarin dovrebbe ancora essere *heltha-.) Inf. heltho, pr. heltha, pa. helthanne- (3 sg helthant), fut. helthatha, imp. heltho, part. helthol (perfettivo helthiel), pp. helthannen (pl. helthennin), ger. helthad
henia- "comprendere", inf. henio, pr. henia, pa. henianne- (3 sg heniant), fut. heniatha, imp. henio, part. heniol (perfettivo hóniel), pp. heniannen (pl. heniennin), ger. heniad
heria- "cominciare improvvisamente e vigorosamente", inf. herio, pr. heria, pa. herianne- (3 sg heriant), fut. heriatha, imp. herio, part. heriol (perfettivo húriel), pp. heriannen (pl. heriennin), ger. heriad
!hol- "chiudere", inf. heli, pr. heli- (3 sg hôl), pa. helli- (3 sg holl), fut. helitha, imp. holo, part. holel (perfettivo húliel), pp. hollen (pl. hellin), ger. holed. (Soltanto il pp. hollen è attestato. Alcuni pensano che questa sia una forma lenita di *sollen; se così, leggere s per h in tutte le forme giusta elencate.)
hortha- "incitare, accelerare", inf. hortho, pr. hortha, pa. horthanne- (3 sg horthant), fut. horthatha, imp. hortho, part. horthol (perfettivo herthiel), pp. horthannen (pl. herthennin), ger. horthad
hwinia- "roteare, mulinare, vorticare", inf. hwinio, pr. hwinia, pa. hwinianne- (3 sg hwiniant), fut. hwiniatha, imp. hwinio, part. hwiniol (perfettivo hwíniel), pp. hwiniannen (pl. hwiniennin), ger. hwiniad
ista- "avere conoscenza", inf. isto, pr. ista, pa. istanne- (3 sg istant), fut. istatha, imp. isto, part. istol (perfettivo istiel), pp. istannen (pl. istennin), ger. istad
iuitha- "usare, impiegare". (L'effettiva glossa di Tolkien a tale verbo era pressoché illeggibile ma Christopher Tolkien suggerisce "piacere", ma "impiegare" sembra più verosimile alla luce del significato radicale: "usare, impiegare". Vedere LR:400 s.v. YUK [l'equivoco nasce in inglese a causa dell'affinità fra "enjoy"=piacere ed "employ"=impiegare, N.d.T.].) Inf. iuitho, pr. iuitha, pa. iuithanne- (3 sg iuithant), fut. iuithatha, imp. iuitho, part. iuithol (perfettivo iuithiel), pp. iuithannen (pl. iuithennin), ger. iuithad
laba- "saltellare", inf. labo, pr. laba, pa. lamme- (3 sg lamp), fut. labatha, imp. labo, part. labol (perfettivo lóbiel), pp. lammen (pl. lemmin), ger. labad
lacha- "fiammeggiare", inf. lacho, pr. lacha, pa. lachanne- (3 sg lachant), fut. lachatha, imp. lacho, part. lachol (perfettivo lechiel), pp. lachannen (pl. lechennin), ger. lachad
lasta- "udire", inf. lasto, pr. lasta, pa. lastanne- (3 sg lastant), fut. lastatha, imp. lasto, part. lastol (perfettivo lestiel), pp. lastannen (pl. lestennin), ger. lastad
lathra- "spiare, origliare"; inf. lathro, pr. lathra, pa. lathranne- (3 sg lathrant), fut. lathratha, imp. lathro, part. lathrol (perfettivo lethriel), pp. lathrannen (pl. lethrennin), ger. lathrad
lathrada- "spiare, origliare", inf. lathrado, pr. lathrada, pa. lathranne- (pr. lathrant), fut. lathradatha, imp. lathrado, part. lathradol (perfettivo lethrediel), pp. lathrannen (pl. lethrennin), ger. lathradad
lav- "leccare", inf. levi, pr. levi- (3 sg lâf), pa. lemmi- (3 sg lam), fut. levitha, imp. lavo, part. lavel (perfettivo lóviel), pp. lammen (pl. lemmin), ger. laved
leitha- "liberare", inf. leitho, pr. leitha, pa. leithanne- (3 sg leithant), fut. leithatha, imp. leitho, part. leithol (perfettivo leithiel), pp. leithannen (pl. leithennin), ger. leithad
limmida- "inumidire", inf. limmido, pr. limmida, pa. limminne- (3 sg limmint), fut. limmidatha, imp. limmido, part. limmidol (perfettivo limmidiel), pp. limminnen (pl. limminnin), ger. limmidad
linna- "cantare, ritmare", inf. linno, pr. linna, pa. linne- (3 sg lind, or linnant), fut. linnatha, imp. linno, part. linnol (perfettivo linniel), pp. linnen (pl. linnin), ger. linnad
loda- "fluttuare", inf. lodo, pr. loda, pa. lunne- (3 sg lunt), fut. lodatha, imp. lodo, part. lodol (perfettivo lúdiel), pp. lunnen (pl. lynnin), ger. lodad
*luitha- "incantare" (adapted to normal Sindarin from Doriathrin Sindarin lútha-), inf. luitho, pr. luitha, pa. luithanne- (3 sg luithant), fut. luithatha, imp. luitho, part. luithol (perfettivo luithiel), pp. luithannen (pl. luithennin), ger. luithad
luithia- "appagare". Inf. luithio, pr. luithia, pa. luithianne- (3 sg luithiant), fut. luithiatha, imp. luithio, part. luithiol (perfettivo luithiel), pp. luithiannen (pl. luithiennin), ger. luithiad
!mab- "afferrare, portare via con la forza" (soltanto l'"Antico Noldorin" map- è dato, LR:371 s.v. MAP), inf. mebi, pr. mebi- (3 sg mâb), pa. memmi- (3 sg mamp), fut. mebitha, imp. mabo, part. mabel (perfettivo móbiel), pp. mammen (pl. memmin), ger. mabed
mad- "mangiare", inf. medi, pr. medi- (3 sg mâd), pa. menni- (3 sg mant), fut. meditha, imp. mado, part. madel (perfettivo módiel), pp. mannen, ger. maded
maetha- "combattere", inf. maetho, pr. maetha, pa. maethanne- (3 sg maethant), fut. maethatha, imp. maetho, part. maethol (perfettivo maethiel), pp. maethannen (pl. maethennin), ger. maethad
matha- "carezzare, toccare, maneggiare; brandire" (confuso con maetha- "combattere"). pr. matha, pa. mathanne- (3 sg mathant), fut. mathatha, imp. matho, part. mathol (perfettivo methiel), pp. mathannen (pl. methennin), ger. mathad
minna- "entrare", inf. minno, pr. minna, pa. minne- (3 sg minnant), fut. minnatha, imp. minno, part. minnol (perfettivo minniel), pp. minnen (pl. minnin), ger. minnad
mista- "smarrirsi", inf. misto, pr. mista, pa. mistanne- (3 sg mistant), fut. mistatha, imp. misto, part. mistol (perfettivo mistiel), pp. mistannen (pl. mistennin), ger. mistad
muda- "sgobbare, sfacchinare", inf. mudo, pr. muda, pa. mudanne- (3 sg mudant), fut. mudatha, part. mudol (perfettivo múdiel), pp. mudannen (pl. mudennin), ger. mudad
*naegra- "causare dolore" (Adattato al Sindarin dal "Noldorin" negro-, LR:375 s.v. NÁYAK). Inf. naegro, pr. naegra, pa. naegranne- (3 sg naegrant), fut. naegratha, imp. naegro, part. naegrol (perfettivo naegriel), pp. naegrannen (pl. naegrennin), ger. naegrad
nag- "mordere", inf. negi, pr. negi- (3 sg nâg), pa. nengi- (3 sg nanc), fut. negitha, imp. nago, part. nagel (perfettivo nógiel), pp. nangen (pl. nengin), ger. naged
nalla- "gridare, protestare", inf. nallo, pr. nalla, pa. nallanne- (3 sg nallant), fut. nallatha, imp. nallo, part. nallol (perfettivo nelliel), pp. nallannen (pl. nellennin), ger. nallad
nara- "narrare" (una storia) (un vocabolo arcaico o poetico), inf. naro, pr. nara, pa. narne- (3 sg narn), fut. naratha, imp. naro, part. narol (perfettivo nóriel), pp. narnen (pl. nernin), ger. narad
narcha- "squarciare", inf. narcho, pr. narcha, pa. narchanne- (3 sg narchant), fut. narchatha, imp. narcho, part. narchol (perfettivo nerchiel), pp. narchannen (pl. nerchennin), ger. narchad
nasta- "pungere, puntare, conficcare", inf. nasto, pr. nasta, pa. nastanne- (3 sg nastant), fut. nastatha, imp. nasto, part. nastol (perfettivo nestiel), pp. nastannen (pl. nestennin), ger. nastad
nautha- "concepire", inf. nautho, pr. nautha, pa. nauthanne- (3 sg nauthant), fut. nauthatha, imp. nautho, part. nauthol (perfettivo nauthiel), pp. nauthannen (pl. nauthennin), ger. nauthad
!neitha- "offendere, *deprivare", inf. neitho, pr. neitha, pa. neithanne- (3 sg neithant), fut. neithatha, imp. neitho, part. neithol (perfettivo neithiel), pp. neithannen, ger. neithad. (Verbo che è dedotto esistere dall'epiteto di Túrin Neithan, l'Offeso.)
neledh- "entrare", inf. neledhi, pr. neledhi- (3 sg neledh), pa. nelenni- (3 sg nelenn), fut. neledhitha, imp. neledho, part. neledhel (perfettivo nelídhiel), pp. nelennen (pl. nelennin), ger. neledhed
nella- "suonare campane", inf. nello, pr. nella, pa. nellanne- (3 sg nellant), fut. nellatha, imp. nello, part. nellol (perfettivo nelliel), pp. nellannen (pl. nellennin), ger. nellad
!nesta- "guarire", inf. nesto, pr. nesta, pa. nestanne- (3 sg nestant), fut. nestatha, imp. nesto, part. nestol (perfettivo nestiel), pp. nestannen (pl. nestennin), ger. nestad
nestag- "inserire, conficcare", inf. nestegi, pr. nestegi- (3 sg nestag), pa. nestengi- (3 sg nestanc), fut. nestegitha, imp. nestago, part. nestagel (perfettivo nestógiel), pp. nestangen (pl. nestengin), ger. nestaged
nimmida- "sbiancare", inf. nimmido, pr. nimmida, pa. nimminne- (3 sg nimmint), fut. nimmidatha, imp. nimmido, part. nimmidol (perfettivo nimmidiel), pp. nimminnen (pl. nimminnin), ger. nimmidad
nod- "allacciare, legare", inf. nedi, pr. nedi- (3 sg nôd), pa. nynni- (3 sg nunt), fut. neditha, imp. nodo, part. nodel (perfettivo núdiel), pp. nunnen (pl. nynnin) (il pp. può anche essere noden), ger. noded
nor- "correre", inf. neri, pr. neri- (3 sg nôr), pa. nerni- (3 sg norn), fut. neritha, imp. noro, part. norel (perfettivo núriel), pp. nornen (pl. nernin) ger. nored
nuitha- "arrestare, prevenire di giungere a completamento, fermarsi prima di, non permettere di continuare", inf. nuitho, pr. nuitha, pa. nuithanne- (3 sg nuithant), fut. nuithatha, imp. nuitho, part. nuithol (perfettivo nuithiel), pp. nuithannen (pl. nuithennin), ger. nuithad
oltha- "sognare", inf. oltho, pr. oltha, pa. olthanne- (3 sg olthant), fut. olthatha, imp. oltho, part. olthol (perfettivo elthiel), pp. olthannen (pl. elthennin), ger. olthad
onna- "procreare", inf. onno, pr. onna, pa. onne- (3 sg onnant), fut. onnatha, imp. onno, part. onnol (perfettivo enniel), pp. onnen (pl. ennin), ger. onnad
ortha- "sollevare", inf. ortho, pr. ortha, pa. orthanne- (3 sg orthant), fut. orthatha, imp. ortho, part. orthol (perfettivo erthiel), pp. orthannen (pl. erthennin), ger. orthad
orthel- "coprire con un tetto, riparare di sopra", inf. ortheli, pr. ortheli- (3 sg orthel), pa. orthelli- (3 sg orthell), fut. orthelitha, imp. orthelo, part. orthelel (perfettivo erthíliel), pp. orthellen (pl. orthellin), ger. ortheled. Dacché il prefisso or- non ha umlaut (in er-) nell'attestato infinito ortheli (LR:391 s.v. TEL), non introduciamo umlaut in altre forme, nemmeno (perciò il presente/passato/futuro ortheli-/orthelli-/orthelitha invece delle forme con umlaut ?ertheli/erthelli/erthelitha, e pp. plurale orthellin invece di ?erthellin. Ma dacché lo stesso prefisso or- è visto come soggetto all'umlaut nel verbo orthor- elencato sotto (attestato l'infinito ertheri, LR:395 s.v. TUR), ciò può essere visto come incoerenza da parte di Tolkien. È anche possibile che Christopher Tolkien possa semplicemente aver travisato *ertheli nel manoscritto di suo padre come ortheli.
orthor- "dominare, conquistare", inf. ertheri, pr. ertheri- (3 sg orthor), pa. ertherni- (3 sg orthorn), fut. ertheritha, imp. orthoro, part. orthorel (perfettivo orthúriel), pp. orthornen (pl. erthernin), ger. orthored
osgar- "tagliare attorno, amputare", inf. esgeri, pr. esgeri- (3 sg osgar), pa. esgerni- (3 sg osgarn), fut. esgeritha, imp. osgaro, part. osgarel (perfettivo osgóriel), pp. osgarnen (pl. esgernin), ger. osgared
ovra- "abbondare". Inf. ovro, pr. ovra, pa. ovranne- (3 sg ovrant), fut. ovratha, imp. ovro, part. ovrol (perfettivo evriel), pp. ovrannen (pl. evrennin), ger. ovrad
pada- "camminare su un viottolo o sentiero", inf. pado, pr. pada, pa. panne- (3 sg pant), fut. padatha, imp. pado, part. padol (perfettivo pódiel), pp. pannen (pl. pennin), ger. padad
palan-dir- "vedere dappertutto", inf. palan-diri, pr. palan-diri- (3 sg palan-dir), pa. palan-dirni- (3 sg palan-dirn), fut. palan-diritha, imp. palan-diro, part. palan-diriel (perfettivo palan-díriel), pp. palan-dirnen (pl. palan-dirnin), ger. palan-dired
panna- (1) "aprire, allargare", (2) "empire". Inf. panno, pr. panna, pa. panne- (3 sg pannant), fut. pannatha, imp. panno, part. pannol (perfettivo penniel), pp. pannen (pl. pennin), ger. pannad
*partha- "arrangiare, comporre"; inf. partho (derivato dall'"AN" inf. parthóbi [prob. travisamento per parthóbe], LR:380 s.v. PAR), inf. partho, pr. partha, pa. parthanne- (3 sg parthant), fut. parthatha, part. parthol (perfettivo perthiel), pp. parthannen (pl. perthennin), ger. darthad
pathra- "empire"; inf. pathro, pr. pathra, pa. pathranne- (3 sg pathrant), fut. pathratha, imp. pathro, part. pathrol (perfettivo pethriel), pp. pathrannen (pl. pethrennin), ger. pathrad
ped- "dire, parlare", inf. pedi, pr. pedi- (3 sg pêd), pa. penni- (3 sg pent), fut. peditha, imp. pedo, part. pedol (perfettivo pídiel), pp. pennen (pl. pennin), ger. peded
pel- "scolorire, appassire", inf. peli, pr. peli- (3 sg pêl), pa. pelli- (3 sg pell), fut. pelitha, imp. pelo, part. pelol (perfettivo píliel), pp. pellen (pl. pellin), ger. peled
pelia- "stendere", inf. pelio, pr. pelia, pa. pelianne- (3 sg peliant), fut. peliatha, imp. pelio, part. peliol (perfettivo póliel), pp. peliannen (pl. peliennin), ger. peliad
penia- "fissare, stabilire", inf. penio, pr. penia, pa. penianne- (3 sg peniant), fut. peniatha, imp. penio, part. peniol (perfettivo póniel), pp. peniannen (pl. peniennin), ger. peniad
penna- "inclinarsi in basso", inf. penno, pr. penna, pa. penne- (3 sg pend, or pennant), fut. pennatha, imp. penno, part. pennol (perfettivo penniel), pp. pennen (pl. pennin), ger. pennad
presta- "influire, turbare, disturbare", inf. presto, pr. presta, pa. prestanne- (3 sg prestant), fut. prestatha, imp. presto, part. prestol (perfettivo prestiel), pp. prestannen (pl. prestennin), ger. prestad
puia- "sputare", inf. puio, pr. puia, pa. puianne- (3 sg puiant), fut. puiatha, imp. puio, part. puiol (perfettivo puiel), pp. puiannen (pl. puiennin), ger. puiad
rada- "fare posto, trovare modo", inf. rado, pr. rada, pa. ranne- (3 sg rant), fut. radatha, imp. rado, part. radol (perfettivo ródiel), pp. rannen (pl. rennin), ger. radad
redh- "spargere", inf. redhi, pr. redhi- (3 sg rêdh), pa. renni- (3 sg rend), fut. redhitha, imp. redho, part. redhel (perfettivo rídhiel), pp. rennen (pl. rennin), ger. redhed
renia- "smarrirsi" (adattato al Sindarin dalla forma "Noldorin" "rhenia" in LR:383 s.v. RAN), inf. renio, pr. renia, pa. renianne- (3 sg reniant), fut. reniatha, imp. renio, part. reniol (perfettivo róniel), pp. reniannen (pl. reniennin), ger. reniad
revia- "volare, veleggiare; vagare" (la forma infinita "Noldorin" "rhenio" in LR:382 s.v. RAM è un travisamento per rhevio). Inf. revio, pr. revia, pa. revianne- (3 sg reviant), fut. reviatha, imp. revio, part. reviol (perfettivo róviel), pp. reviannen (pl. reviennin), ger. reviad
*rhib- "graffiare" (adattato al Sindarin dal "Noldorin" thribi-, LR:387), inf. rhibi, pr. rhibi- (3 sg rhîb), pa. rhimmi- (3 sg rhimp), fut. rhibitha, imp. rhibo, part. rhibiel (perfettivo rhíbiel), pp. rhimmen (pl. rhimmin), ger. rhibed
rib- "accorrere, scattare, scagliarsi", inf. ribi, pr. ribi- (3 sg rîb), pa. rimmi- (3 sg rimp), fut. ribitha, imp. ribo, part. ribiel (perfettivo ríbiel), pp. rimmen (pl. rimmin), ger. ribed
rimma- "fluire come un torrente", inf. rimmo, pr. rimma, pa. rimmanne- (3 sg rimmant), fut. rimmatha, imp. rimmo, part. rimmol (perfettivo rimmiel), pp. rimmannen (pl. rimmennin), ger. rimmad
rista- "lacerare, strappare, tagliare, fendere", inf. risto, pr. rista, pa. ristanne- (3 sg ristant), fut. ristatha, imp. risto, part. ristol (perfettivo ristiel), pp. ristannen (pl. ristennin), ger. ristad
ritha- "strattonare, torcere, afferrare", inf. ritho, pr. ritha, pa. rithanne- (3 sg rithant), fut. rithatha, part. rithol (perfettivo rithiel), pp. rithannen (pl. rithennin), ger. rithad
rosta- "incavare, escavare", inf. rosto, pr. rosta, pa. rostanne- (3 sg rostant), fut. rostatha, imp. rosto, part. rostol (perfettivo restiel), pp. rostannen (pl. restennin), ger. rostad
sautha- "drenare", inf. sautho, pr. sautha, pa. sauthanne- (3 sg sauthant), fut. sauthatha, imp. sautho, part. sauthol (perfettivo sauthiel), pp. sauthannen (pl. sauthennin), ger. sauthad
síla- "biancheggiare", inf. sílo, pr. síla, pa. sille- (3 sg sill), fut. sílatha, imp. sílo, part. sílol (perfettivo síliel), pp. sillen (pl. sillin), ger. sílad
siria- "fluire", inf. sirio, pr. siria, pa. sirianne- (3 sg siriant), fut. siriatha, imp. sirio, part. siriol (perfettivo síriel), pp. siriannen (pl. siriennin), ger. siriad
soga- "bere", inf. sogo, pr. soga (irregular 3 sg sôg), pa. sunge- (3 sg sunc) or soganne- (3 sg sogant), fut. sogatha, imp. sogo, part. sogol (perfettivo súgiel), pp. sungen (pl. syngin) or sogannen ("sogennen" in LR:388 s.v. SUK è probabilmente un travisamento) (pl. segennin), ger. sogad
suilanna- "salutare", inf. suilanno, pr. suilanna, pa. suilanne- (3 sg suilannant, or perhaps just suilant), fut. suilannatha, imp. suilanno, part. suilannol (perfettivo suilanniel), pp. suilannen (pl. suilennin), ger. suilannad
taetha- "allacciare, annodare", inf. taetho, pr. taetha, pa. taethanne- (3 sg taethant), fut. taethatha, imp. taetho, part. taethol (perfettivo taethiel), pp. taethannen (pl. taethennin), ger. taethad
*tamma- "bussare". (Per un travisamento o refuso, LR:390 s.v. TAM ha "mn" per "mm".) Inf. tammo, pr. tamma, pa. tammanne- (3 sg tammant), fut. tammatha, imp. tammo, part. tammol (perfettivo tammiel), pp. tammannen (pl. temmennin), ger. tammad
tangada- "rendere fermo, confermare, stabilire", inf. tangado, pr. tangada, pa. tanganne- (pr. tangant), fut. tangadatha, imp. tangado, part. tangadol (perfettivo tengediel), pp. tangannen (pl. tengennin), ger. tangadad
telia- "giocare" (può probabilmente essere usato nel medesimo senso lato dell'inglese "play", riferito a qualche sorta di sport o gioco così come al suonare uno strumento). Inf. telio, pr. telia, pa. telianne- (3 sg teliant), fut. teliatha, imp. telio, part. teliol (perfettivo tóliel), pp. teliannen (pl. teliennin), ger. teliad. (Variante teilia- sotto.)
teilia- "suonare" (variante di telia- above). Inf. teilio, pr. teilia, pa. teiliant, fut. teiliatha, imp. teilio, part. teiliol (perfettivo teiliel - oppure tóliel?), pp. teiliannen (pl. teiliennin), ger. teiliad
teitha- "disegnare, scrivere", inf. teitho, pr. teitha, pa. teithanne- (3 sg teithant), fut. teithatha, imp. teitho, part. teithol (perfettivo teithiel), pp. teithannen (pl. teithennin), ger. teithad
!thel- "intendere, significare, proporsi, risolvere, volere" (vedere WJ:319), inf. theli, pr. theli- (3 sg thêl), pa. thelli- (3 sg thell), fut. thelitha, imp. thelo, part. thelol (perfettivo thíliel), pp. thellen (pl. thellin), ger. theled
thia- "apparire, sembrare", inf. thio, pr. thia, pa. thianne- (3 sg thiant), fut. thiatha, imp. thio, part. thiol (perfettivo thiel), pp. thiannen (pl. thiennin), ger. thiad
thilia- "luccicare, sfavillare", inf. thilio, pr. thilia, pa. thilianne- (3 sg thiliant), fut. thiliatha, imp. thilio, part. thiliol (perfettivo thíliel), pp. thiliannen (pl. thiliennin), ger. thiliad
thinna- "svanire, svilupparsi verso la vecchiaia", inf. thinno, pr. thinna, pa. thinne- (3 sg thinnant), fut. thinnatha, imp. thinno, part. thinnol (perfettivo thinniel), pp. thinnen (pl. thinnin), ger. thinnad
thora- "cintare", inf. thoro, pr. thora, pa. irregolare thore- (3 sg thaur), fut. thoratha, imp. thoro, part. thorol (perfettivo thóriel), pp. thoren (pl. thorin), ger. thorad
thuia- "respirare", inf. thuio, pr. thuia, pa. thuianne- (3 sg thuiant), fut. thuiatha, imp. thuio, part. thuiol (perfettivo thuiel), pp. thuiannen (pl. thuiennin), ger. thuiad
tinna- "brillare", inf. tinno, pr. tinna, pa. tinne- (3 sg tinnant), fut. tinnatha, imp. tinno, part. tinnol (perfettivo tinniel), pp. tinnen (pl. tinnin), ger. tinnad
tíra- "vedere", inf. tíro, pr. tíra, pa. tirne- (3 sg tirn), fut. tíratha, imp. tíro, part. tírol (perfettivo tíriel), pp. tirnen (pl. tirnin), ger. tírad
tir- "osservare, sorvegliare, guardare, contemplare, mirare, guardare verso", inf. tiri, pr. tiri- (3 sg tîr), pa. tirni- (3 sg tirn), fut. tiritha, imp. tiro, part. tiriel (perfettivo tíriel), pp. tirnen (pl. tirnin), ger. tired
tiria- "osservare, guardare, contemplare, mirare verso", inf. tirio, pr. tiria, pa. tirianne- (3 sg tiriant), fut. tiriatha, imp. tirio, part. tiriol (perfettivo tíriel), pp. tiriannen (pl. tiriennin), ger. tiriad
toba- "ricoprire, coprire con un tetto", inf. tobo, pr. toba, pa. tumme- (3 sg tump), fut. tobatha, imp. tobo, part. tobol (perfettivo túbiel), pp. tummen (pl. tymmin), ger. tobad
tog- "guidare, portare", inf. tegi, pr. tegi- (3 sg tôg), pa. tyngi- (3 sg tunc), fut. tegitha, imp. togo, part. togel (perfettivo túgiel), pp. tungen (pl. tyngin), ger. toged
tol- "giungere", inf. teli, pr. teli- (3 sg tôl), pa. telli- (3 sg toll), fut. telitha, imp. tolo, part. tolel (perfettivo túliel), pp. tollen (pl. tellin), ger. toled
toltha- "far venire, far giungere", inf. toltho, pr. toltha, pa. tolthanne- (3 sg tolthant), fut. tolthatha, imp. toltho, part. tolthol (perfettivo telthiel), pp. tolthannen (pl. telthennin), ger. tolthad
tortha- "maneggiare, controllare", inf. tortho, pr. tortha, pa. torthanne- (3 sg torthant), fut. torthatha, imp. tortho, part. torthol (perfettivo terthiel), pp. torthannen (pl. terthennin), ger. torthad
trasta- "tormentare, turbare", inf. trasto, pr. trasta, pa. trastanne- (3 sg trastant), fut. trastatha, imp. trasto, part. trastol (perfettivo trestiel), pp. trastannen (pl. trestennin), ger. trastad
trenar- "raccontare, dire alla fine"; inf. treneri, pr. treneri- (3 sg trenar), irregular pa. trenori- (or treneri-) with 3 sg trenor (or trener), fut. treneritha-, imp. trenaro, part. trenarel (perfettivo trenóriel), pp. ?trenoren (pl. trenorin), ger. trenared
trevad- "traversare", inf. trevedi, pr. trevedi- (3 sg trevad), pa. trevenni- (3 sg trevant), fut. treveditha, imp. trevado, part. trevadel (perfettivo trevódiel), pp. trevannen (pl. trevennin), ger. trevaded
tuia- "inturgidirsi; scaturire, sbocciare", inf. tuio, pr. tuia, pa. tuianne- (3 sg tuiant) (altro suggerimento: tuine-, 3 sg tuin), fut. tuiatha, imp. tuio, part. tuiol (perfettivo tuiel), pp. tuiannen (pl. tuiennin) (altro suggerimento: tuinen, pl. tuinin), ger. tuiad
*yr- "correre" (forma Sindarin derivata dall'"Antico Noldorin" yurine "io corro", LR:400 s.v. YUR). Inf. yri, pr. yri- (3 sg y^r), pa. yrni- (3 sg yrn), fut. yritha, imp. yro, part. yrel (perfettivo iúriel), pp. yrnen (pl. yrnin), ger. yred
Ardalambion