Questa valutazione si trova in due documenti. Il primo [R22] contiene due testi in inglese, uno con sarati barrati, l'altro senza barra. Il secondo [R23] è il nome di Tolkien scritto due volte.
Probabilmente scritti alcuni anni prima della pubblicazione de Lo Hobbit, questi sono gli utimi testi più estesi scritti in Sarati da Tolkien. Di per sè rappresentano la sua "ultima parola" su molti aspetti del sistema di scrittura. Non sorprendentemente, questa valutazione mostra una maggior parentela col Tengwar piuttosto che con qualsiasi altra incarnazione del Sarati.
La Forma Tarda utilizza i segni consonantici mostrati in figura 1. Sotto a ciascun sarati è scritta una parola per la quale il sarat è stato utilizzato (o in R22 o in R23). Le lettere romane che corrispondono a ciasun sarat sono sottolineate. I sarati in grigio non sono attestati.
Figure 1: Segni consonantici nella Forma Tarda
La Forma Tarda utilizza le diacritiche per indicare una nasale antecedente, [s] adiacente, e [z] adiacente.
Nasale
antecedente: è indicata scrivedo una linea ondulata sulla parte alta
del sarat. La Forma Tarda attesta solamente che il segno diacrtico significa n che precede d e t, ma
altre valutazioni suggeriscono che che essa possa
indicare qualsiasi nasale omorganica (cioè, n prima di d o t, m prima
di
b o p, e ng [ŋ] prima di
g o k.) La parola and [cong. e] è
sempre scritta come una d nasalizzata.
[s]
adiacente: è indicata attaccando un ricciolo al sarat. Il
posizionamento del ricciolo è piuttosto libero, ma se attaccato sul retro viene pronunciato
prima del sarat, e se attaccato sul fronte viene pronunciato dopo.
[z] adiacente: è indicata da due linee brevi, parallele, unite al sarat. Le regole dell'attaccamento seguono le stesse del soprastante segno [s] diacritico.
Le vocali diacritiche utilizzate nella Forma tarda sono mostrate in figura 2. Sono sempre poste nella parte alta dei sarati, ad eccezione del segno diacritico per schwa /ə/, che è sempre posto in basso. La vocale viene sempre proniunciata prima della consonante alla quale si attacca. Un eccezione a ciò è l'articolo the[il, la, i, le], che è costantemente scritto come se la vocale preceda la consonante (consentendo alla parola di essere scritta con un unico sarat).
Figura 2: Vocali diacritiche nella Forma Tarda
Come mostra la figura 2 , nessun simbolo attesta i caratteri e, æ, a o lo schwa. Può darsi che nessuno di questi sia strettamente necessario per l'inglese scritto.
Le vocali non accentate, che in in inglese di solito vengono pronunciate come uno schwa, sono spesso ma incoerentemente ignorate nella scrittura Sarati. Ad esempio, nelle fonti la parola kingdom è spesso scritta con uno schwa diacritico che indica la pronuncia della ofinale, mentre nella parola heaven l'ultima e viene sistematicamente omessa.
Il trasportatore breve nella Forma Tarda ha la forma di una breve lineetta che corre parallela alla linea della barra. Non viene utilizzato alcun trasportatore.
Servendosi della Forma Tarda così come è stata presentata sopra, si può scrivere qualcosa di simile:
OF THE FASION OF THE WORLD
About all the World are the Ilurambar, or Walls of the World. They are as ice and glass and steel, being above all imagination of the Children of Earth cold, transparent, and hard.
- Rúmil, The Ambarkanta
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