Alla stregua di altri sistemi di scrittura, il Tengwar nella grafia consente l'utilizzo di differenti stili calligrafici. Infatti, il Tengwar è insolitamente ben predisposto a libertà calligrafica, dal momento che la maggior parte dei caratteri consiste di due soli elementi variabili — un gambo ed un arco. Una volta che sono stati riconosciuti questi due elementi, lo scrittore può servirsi di qualsiasi stile immaginabile. Nelle opere di J.R.R. Tolkien, si possono trovare stili poco distiniti, che vengono qui presentati.
I principi base per la calligrafia Tengwar sono gli stessi usati nella calligrafia dell'alfabeto Romano. Se si vuole imparare di più sulla calligrafia, sul mercato è disponibile un gran numero di ottimi libri. Qui è sufficiente elencare gli elementi di base:
Nelle tavole sottostanti, le frecce numerate mostrano l'ordine e la direzione in cui tracciare le linee delle tengwar.
La tavola Tengwar presente in AppE viene citata per mostrare il tengwar “in stile convenzionale tipo-stampa”. Questo è di gran lunga il più comune stile calligrafico, ed infatti gli esempi abbondano: La Tavola Tengwar, Namárië, The Brogan Tengwa-greetings, So Lúthien etc.
Lo stile ricorda parecchio il mezzo-onciale medievale, la scrittura utilizzata in lavori come The Book of Kells . L'angolo della penna è rozzamente mantenuto a 45°. Le serafiche, la parte terminale dei gambi, possono venire decorate in diversi modi.
Talvolta i nomi sono scritti enfatizzati con una grande tengwa iniziale. Un'ulteriore enfasi può essere resa raddoppiando il gambo della tengwa.
Questo stile è una variante del convenzionale tipo-stampa: qui gli archi non sono curvati, ma tracciati in angoli retti, creando, infatti, “punte” laddove le linee cambiano direzione. Nelle immagini #48, Christopher Tolkien si riferisce a questo stile chiamandolo “lo stile ‘appuntito’”, ma non è chiaro se questo fosse un termine utilizzato dallo stesso J.R.R. Tolkien. Lo stile appare nell' Esempio di scrittura elfica I e II, in Namárië, e nella Lettera del Re, prima versione. L'angolo della penna è tenuto seccamente a 45°.
In Namárië ,
il titolo del testo è scritto in stile appuntito con doppio gambo, mentre il resto
del testo è scritto con il convenzionale
tipo-stampa. Analogamente, nella Lettera del Re, prima
versione, lo stile appuntito è utilizzato per dare un effetto di enfasi in un
testo altrimenti scritto in tipo-stampa.
Questa raffinata “scrittura fluente” appare nell' Iscrizione dell'Anello. Lo stile è una versione quasi in corsivo del convenzionale tipo-stampa , lievemente reminiscente di quello Italiano da cancelleria. L'esempio qui riportato è scritto con una penna calligrafica, ma esso può anche essere tracciato con un pennino — e questo è preferibile per segnare i tehtar. Se si utilizza una penna calligrafica, l'inclinazione della penna deve essere di 45° o poco più.
Il lambe può essere congiunto con la tengwa successiva tramite una linea arricciata. I tehtar arricciati (e presumibilmente gli accenti, sebbene ciò non sia attestato) sono connessi al tengwa loro inferiore.
Questo stile appare ne Il Ritorno del Re Jacket (abbozzo) . Le linee sono nettamente orizzontali e verticali, cosa che rende lo stile piuttosto noioso da scrivere con una penna. Probabilmente in origine non era uno stile del tutto calligrafico, ma piuttosto uno stile ideato per iscrizioni su pietre o materiali similari. La penna può essere mantenuta in un angolo da 45° a grosso modo 0°, cosa che rende le linee orizzontali più sottili di quelle verticali.
Ci sono tehtar nell'esempio di scrittura, ma questi sono troppo deboli per apparire con qualche certezza.
Questo stile appare nell' Esempio di Scrittura Elfica III. In Immagni #48, Christopher Tolkien chiama questo stile “versificazione ornamentale”, benchè non sia chiaro se l'Autore stesso utilizzasse questo temine. Calligraficamente parlando, questo stile è semplicemente una versione decorata del convenzionale tipo-stampa scritto con un pennino, e non viene ulteriormente trattato qui.
Questi sono gli stili calligrafici dei quali sappiamo Tolkien si servisse. Ma di certo non v'è nulla che vieti di inventare stili totalmente nuovi. Non si deve dimenticare che l'arte calligrafica è il modo migliore se si vuole essere creativi con le lettere dell'alfabeto!
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